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Scuola e dislessia. Verso un libro compensativo

* Attraverso questa ricerca si vuole capire in che modo il libro didattico possa essere rivisitato così da migliorarne la trasmissibilità dei contenuti anche, e soprattutto, per bambini dislessici. 
Considerando che la dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento che interessa l’abilità scolastica della lettura,
diventa necessario ipotizzare nuove strutture del libro, per aggirare la paradossale situazione in cui al bambino viene
chiesto di imparare attraverso uno strumento non adatto al suo essere dislessico. Allo stato attuale i libri non sono pensati,
nella loro veste grafica, per questa tipologia di lettori; i bambini dislessici infatti vengono costretti ad utilizzare contemporaneamente più di uno strumento, come PDF e sintesi vocale, per poter accedere al contenuto del libro.
Questa condizione rischia di viziare il piccolo lettore il quale compensa il suo deficit attraverso l’udito a scapito dell’abilità
nella lettura. Alla luce di questa riflessione l’esigenza primaria diventa quella di concentrare l’attenzione sui libri di testo
per la scuola primaria, dal momento che è proprio in questa fase che il bambino apprende la lingua e le sue regole,
per cui il bambino affetto da dislessia ha la necessità di utilizzare strumenti adeguati alla sua condizione per non essere penalizzato nel corso della sua carriera scolastica. La lettura lenta e scorretta tipica dei dislessici è una conseguenza
della non-riconoscibilità dei singoli grafemi, che a sua volta è conseguente all’impiego del codice alfabetico. Essendo questo basato su una standardizzazione della corrispondenza fra grafema e fonema risulta più difficoltoso rispetto ad un codice iconografico in cui la corrispondenza fra significato e significante è molto più intuitiva. Dopo avere svolto ricerche in ambito grafico, tipografico e percettivo, e considerando l’importanza che rivestono le misure dispensative e gli strumenti compensativi
di tipo elettronico nella vita scolastica di un bambino dislessico, sono giunta alla conclusione che una soluzione al problema potrebbe essere un libro compensativo. Per libro compensativo si intende un libro che unisce alla funzione dispensativa, basata su un adattamento visivo-percettivo dei contenuti, la funzione compensativa che si ottiene applicando al libro
le potenzialità offerte dal dispositivo elettronico.
 
Partendo da una discriminazione dei contenuti del libro in primari e secondari, sostituendo questi ultimi con un codice iconografico per facilitarne la fruibilità di lettura, applicando al libro una voce registrata che, come la sintesi vocale, esonera
il lettore dal compito di decodifica ma rispetto a questa conferirebbe la giusta intonazione alle parole, bypassando il problema delle parole omografe, applicando un approccio sinsemico e studiando un apprendimento basato sull’interazione con il libro elettronico, ritengo che l’esperienza della lettura, per un dislessico, sarebbe decisamente facilitata fino a divenire stimolante.
Attraverso questo lavoro, che si è concluso con un momento pratico di rivisitazione a tutto tondo di un libro adottato nelle classi prime per dimostrare quanto teorizzato, sono giunta alla conclusione che la prossima sfida potrebbe essere pensare all’evoluzione del libro attraverso una commistione tra interaction e graphic design, la quale porterebbe a grandi vantaggi ai fini dell’apprendimento.
Tesi di laurea magistrale Comunicazioni visive e multimediali
Università IUAV Università di Venezia
A. A. 2013/2014
Tipo di tesi Sperimentale
Relatore Emanuele Arielli
Correlatori Enrico Camplani, Gianluigi Pescolderung
 
Pubblicato in
Catalogo Fahreneit 39-V edizione, Marzo 2015
Scuola e dislessia. Verso un libro compensativo
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Scuola e dislessia. Verso un libro compensativo

Tesi sperimentale di laurea magistrale in Comunicazioni visive e multimediali

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