In origine, prima della creazione del mondo, c’erano il Cielo e Terra. Esistevano da sempre e come loro anche gli Antenati che vi abitavano.

Nel Cielo vivevano esseri soprannaturali ancestrali, il cui capofamiglia era Il Grande Padre, o l’Eterno Fanciullo, e vita e giovinezza erano eterne.
L’ Eterno Fanciullo aveva i capelli lucenti e la pelle rossastra, e come tutti i suoi discendenti maschi aveva zampe di emù, le donne invece zampe di cane.
Si cibavano di frutta e piante, la via lattea era per loro un grande fiume e le stelle i fuochi da campo.

La Terra invece era piatta, arida e buia. Sotto la sua superficie dormivano in uno stato di eterno torpore altri Antenati, coloro che avrebbero compiuto la creazione del mondo.

In quel tempo, il Tempo del Sogno, un giorno gli Antenati assopiti sottoterra si risvegliarono e risalirono la crosta terrestre.
Presero diverse forme, chi quella animale, chi quella umana, e alcuni si trasformarono man mano che procedevano nel loro cammino.

Seduto sulla sua canoa nel Cielo l’Eterno Fanciullo guardava con indifferenza gli avvenimenti sulla Terra, continuando la propria vita come se nulla stesse accadendo.

Quando gli Antenati emersero sulla super cie terrestre, uscendo dalle loro “eterne dimore”, contribuirono ai primi cambiamenti sulla Terra.
Iniziarono il loro cammino creando nuove forme di vita attraverso le loro azioni e diedero loro un nome attraverso il canto.

Oltre agli Antenati celesti e terreni un’altra forma di vita dormiente esisteva da sempre poco al di sotto della crosta terrestre: forme embrionali di materia, unite tra loro tramite membrane.
Al loro passaggio gli Antenati le risvegliarono liberandole le une dalle altre, aprendo loro occhi, bocca e naso. Fu così che comparvero i proto umani primordiali sulla Terra, nonché tutte le altre forme animali esistenti.

Quando il Sole fu alto nel cielo tutta la Terra fu irradiata di luce e tutte le specie vegetali e animali cominciarono a prendere vita, dopo il passaggio dei loro creatori primordiali.

Uno tra i più potenti Antenati che modellarono la Terra fu il Serpente Arcobaleno che, strisciando su tutta la super cie, lasciò dietro di sè grandi solchi per poi tornare alla sua eterna dimora.

Davanti alla sua dimora il Serpente risvegliò migliaia di embrioni che assunsero la forma di rane. Dopo aver solleticato le loro pance con la sua lunga coda queste iniziarono a sputare acqua dalle larghe bocche.

La grande quantità d’acqua che usciva dalla bocca delle rane si riversò nei profondi solchi formatisi al passaggio del Serpente Arcobaleno creando fiumi e, là dove l’Antenato si era riposato, grandi laghi.

Inseguite da Nyiru le Sette Sorelle corsero a perdifiato fino al mare dove la paura, l’affanno e il freddo dell’acqua diedero loro la spinta per saltare in alto nel cielo. Lassù si trasformarono nelle Pleiadi, stelle della costellazione del Toro, mentre il malvagio Nyiru diventò Orione, continuando a inseguirle senza raggiungerle mai.

Ginga si svegliò di soprassalto con la schiena incandescente e si gettò a capofitto in acqua.
Le vesciche provocate dall’ustione si trasformarono in squame e l’Antenato assunse la

forma del grande coccodrillo marino.

Quando gli Antenati si sentirono troppo stanchi e vecchi per continuare a cantare le nuove forme di vita sulla Terra decisero di ritirarsi.
Alcuni salirono nel cielo diventando astri celesti, altri, come Ginga il coccodrillo marino, divennero una roccia o parti del paesaggio come montagne e grandi alberi.